La baita, situata nella parte di Miazzina chiamata luogo là, di proprietà privata, ha mantenuto l’aspetto originario: in pietra, su due piani con ballatoio, con un piccolo cortiletto preceduto da un portale in marmo. La parte più caratteristica è il locale al piano terra, una piccola stanza che fungeva da zona giorno in cui le pareti sono completamente rivestite da uno spesso e lucido strato nero di fuliggine, dovuta al focolare presente nel locale, al di sotto di una finestra affacciata sulla strada ma una volta al centro della stanza. La piccola stanza conserva gli oggetti antichi più disparati: dagli attrezzi agricoli a quelli utilizzati in cucina, per filare, per lavori vari, a curiose collezioni di chiavi, lanterne, campanacci, brocche, piatti, forme per il burro, pentole, corni, cesti, orologi, una radio d’epoca, un attrezzo usato per far rumore durante le feste, e chi più ne ha più ne metta, tutto appeso alle nere pareti. Chicca d’ingegno, il tavolo a scomparsa inserito in un piccolo armadio a muro. La baita è stata abitata fino al 1975, solo d’inverno.
The mountain hut, located in the part of Miazzina called luogo là, is a private property and kept its original appearance: it is made of stone, it is on two floors with a gallery, with a small courtyard preceded by a marble door. The main characteristic is the room on the ground floor, a small room that served as a living area where the walls are completely covered with a thick and shiny black layer of soot, due to the fireplace in the room, below a window facing the street but once in the middle of the room. The small room preserves the most different objects used in the past: from the agricultural tools to those used in the kitchen, objects to spin, tools to do different works, curious collections of keys, lanterns, cowbells, jugs, dishes, butter moulds, pots, horns, baskets, watches, a vintage radio, a tool used to make noise during the festivals, and many other objects, all hung on the black walls. Finally, the cherry on the cake: the retractable table into a small built-in wardrobe. The mountain hut was inhabited until 1975, only in winter.