Pian Cavallone


Il Pian Cavallone, terrazzo panoramico sui laghi, sulle valli e sul Parco, è una della mete più conosciute dagli escursionisti. Qui si trovano tre edifici di interesse: la cappella dedicata a Maria Addolorata, il rifugio del CAI Verbano e poco distante ciò che rimane dell’Albergo del Pian Cavallone.

La cappella-oratorio situata al Pian Cavallone è dedicata a Maria Addolorata; dai documenti conservati si apprende che nel 1831 venne edificato l’edificio attuale, probabilmente ampliando una costruzione già esistente. Nel 1832 venne imbiancato con calcina, e nel 1834 dipinto. Nel corso del XIX secolo in diverse occasioni vi fu trasportato il SS. Crocifisso della Marona, ed in tali frangenti la cappella fu meta di numerosi e partecipati pellegrinaggi.

Il rifugio del CAI Verbano venne edificato nel 1882. L’edificio originario era composto da tre locali: cucina e camera al piano terra ed un’altra stanza al piano superiore. Nella facciata venne ricavato un porticato a disposizione di coloro che transitavano nella zona. Questo edificio venne distrutto nel corso del secondo conflitto mondiale, così a partire dal 1947 furono intrapresi i lavori di ricostruzione. L’edificio attuale è frutto di ampliamenti e migliorie apportate negli anni successivi.

“L’Albergo del Pian Cavallone”, oggi chiamato anche “il rifugio vecchio” o “il rifugio bruciato”, è ubicato nel territorio del Comune di Miazzina, ma è sempre stato un punto di riferimento per gli intragnesi in quanto nei primi anni del novecento i proprietari della struttura erano i fratelli Garoni originari del paese di Intragna. Essi avendo già esperienza nel settore alberghiero e della ristorazione, lo resero un posto di soggiorno particolarmente rinomato ed alla moda. Numerosi visitatori salivano da Intra o dai vicini luoghi di villeggiatura per trascorrervi qualche giorno e poter godere del panorama e dell’aria salubre. In alcune fotografie dell’epoca si nota come la clientela fosse ben vestita, gli uomini con giacca e cravatta e le signore in abito lungo del tempo. Gli ospiti più facoltosi avevano inoltre la possibilità di essere accompagnati all’albergo a dorso di mulo. Nel corso del secondo conflitto mondiale, durante il rastrellamento nazifascista del giugno 1944, l’edificio che era divenuto una base partigiana venne pesantemente bombardato e poi dato alle fiamme. Nel 1950 in occasione dell’Anno Santo i giovani esploratori dell’Associazione Scoutistica Cattolica Italiana posarono una croce in ricordo dell’avvenimento.
Pian Cavallone, a panoramic terrace overlooking the lakes, the valleys and the Park, is one of the most popular destinations for hikers. Here you can find three interesting buildings: the chapel dedicated to Maria Addolorata, the refuge of CAI Verbano and what remains of the Hotel Pian Cavallone.

The chapel-oratory located in Pian Cavallone is dedicated to Maria Addolorata; the preserved documents report that in 1831 the current building was built, probably enlarging an already existing structure. In 1832 it was whitewashed and in 1834 it was painted. During the 19th century the Crucifix of the Marona was transported here on several occasions and in this period the chapel became the destination of numerous pilgrimages.

The CAI Verbano refuge was built in 1882. The original building consisted of three rooms: kitchen and bedroom on the ground floor and another room on the upper floor. In the facade a portico was made available to the people who passed through the area. This building was destroyed during the second World War, and reconstruction activities started in 1947. The current building is the result of enlargements and improvements made in the following years.

“The Hotel Pian Cavallone”, today also called “the old refuge” or “the burnt refuge”, is located in the municipality of Miazzina, but it has always been a point of reference for the inhabitants of Intragna because, in the early years of the twentieth century, the owners of the structure were the Garoni brothers who came from the village of Intragna. They already had experience in the hotel and restaurant management and made it a particularly popular and trendy place. Many visitors went up from Intra or from the nearby holiday resorts to spend a few days and enjoy the view and the healthy air. In some photographs of that period you can notice that the customers were all well dressed, the men with jacket and tie and the women with long dresses of that time. The most wealthy guests had also the opportunity to be taken to the hotel on the back of the mule. In the second World War, during the Nazi-Fascist mopping-up in June 1944, the building that had become a partisan base was heavily bombed and then burnt. In 1950, on the occasion of the Holy Year, the young explorers of the Italian Catholic Scout Association laid a cross in memory of the event.

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