Sulla piazza principale di Cossogno si erge un bell’edificio di quattro piani risalente al Settecento –chiamato in dialetto el palazi – che reca in facciata la scritta “Osteria Cossogno”.
Nel tempo non ha cambiato la sua destinazione d’uso e oggi ospita al pianterreno un ristorante, per quanto non abbia più quel ruolo centrale nella vita della comunità, un tempo molto più numerosa, che vi si ritrovava per festeggiare matrimoni e ricorrenze.
Elemento curioso: in una lunetta sopra l’ingresso è dipinta la Trinità secondo l’antica iconografia del cinquecentesco affresco del Santuario della S.S. Trinità di Ghiffa: tre figure identiche del Cristo, sedute ad un tavolo con tre calici, tengono la mano sinistra sul globo crociato e alzano la destra in atto di benedizione.
Più in alto, la facciata è impreziosita da una meridiana priva di gnomone, con il sole raffigurato come volto umano e la scritta “il bel fabbricare fa il dolce impoverire”.
In the main square of Cossogno there is a beautiful four-story building dating back to the 18th century – called in the local dialect el palazi – with the inscription “Osteria Cossogno” in the facade.
Over the years it did not change its use and today it houses a restaurant on the ground floor, although it no longer has an important role in the life of the community, which was much larger in the past when weddings and anniversaries were celebrated.
A curious element: in a lunette above the entrance the Trinity is painted according to the ancient iconography of the sixteenth-century fresco of the Sanctuary of the Holy Trinity of Ghiffa: three identical figures of Christ, sitting at a table with three chalices, with their left hand on the globe with a cross and lifting their right hand in the act of blessing.
On the top, the facade is embellished by a sundial without gnomon, with the sun depicted as a human face and the inscription “il bel fabbricare fa il dolce impoverire - the beautiful making makes the sweet impoverish”.