L’oratorio d’Inoca si compone di tre edifici: l’oratorio della Natività della Beata Vergine Maria, costruito nel 1633, l’Oratorio della Beata Vergine di Re, risultato di vari ampliamenti tra il ‘600 e il ‘700, e la casa detta “dei banditi”, già citata nel 1646 (
link). Il toponimo Inoca è riconducibile al termine
Ocha, ovvero l’acqua, molto abbondante in quel luogo.
All’inizio del 1600 esisteva a Cossogno, in località Inoca una cappelletta dedicata alla Beata Vergine di Re, oggetto di grande devozione. Ad essa erano attribuite molte grazie e miracoli, testimoniati dai numerosissimi ex voto. Per gratitudine verso la sacra immagine e per invocarne la protezione dalla peste, i cossognesi fecero voto di costruire una chiesa in cui esporla e onorarla.
Prima di concedere l’autorizzazione, la Curia procedette alle dovute indagini. Nell’agosto del 1630 venne organizzato a Cossogno un vero e proprio “processo dei miracoli” durante il quale miracolati e testimoni vennero interrogati dal vicario foraneo alla presenza di un notaio. A conclusione del processo, si ottenne l’autorizzazione a costruire l’oratorio in onore della B.V. Miracolosa di Re.
A inizio lavori si riscontrarono subito due difficoltà: la presenza di sorgenti d’acqua nelle fondamenta e il cattivo stato del manufatto sul quale si trovava il dipinto miracoloso, che si sarebbe potuto rompere spostandolo per innalzarlo sopra l’altare. Nel 1632 venne dunque presentato un nuovo progetto, identico al primo, che lasciava però la cappelletta all’esterno della chiesa. Ottenuta l’autorizzazione, fu costruito l’oratorio che venne successivamente dedicato alla Natività di Maria ed il coro fu impreziosito di stucchi e affreschi e da un grande quadro della Natività di Maria.
Nel secolo seguente i cossognesi riuscirono a costruire il secondo oratorio, dedicato alla Madonna di Re, accanto a quello della Natività di Maria. I due edifici separati furono poi uniti ampliando l’oratorio della Madonna di Re e abbattendo una parete.
Dopo 130 anni di lavoro, nel 1761 si chiese e ottenne finalmente l’autorizzazione alla consacrazione e alla celebrazione della festa nel giorno della ricorrenza del miracolo, il 30 aprile.
Nel 1809 la venerata immagine della Madonna di Re, danneggiata dall’umidità, fu sostituita da una copia dipinta dal pittore vigezzino Lorenzo Peretti che nella stessa occasione dipinse anche i due affreschi dell’Adorazione dei Magi e della Strage degli Innocenti. Una traumatica serie di furti negli ultimi decenni ha purtroppo rovinato l’armonia del complesso, senza però riuscire a intaccarne il fascino.
The oratory of Inoca consists of three buildings: the Oratory of the Natività della Beata Vergine Maria, built in 1633, the Oratory of the Beata Vergine di Re, the result of various enlargements between the 17th and 18th centuries, and the house known as “dei Banditi”, already mentioned in 1646 (
link). The place name Inoca can be referred to the term
Ocha , that is water, very abundant in that place.
In Inoca, at the beginning of the 17th century, there was a small chapel dedicated to the Beata Vergine di Re, an image of great devotion in Cossogno. Many favours and miracles were attributed to her, testified by the numerous ex-votos. To thank the sacred image and to invoke her protection from the plague, the inhabitants of Cossogno vowed to build a church where to exhibit and honour her.
Before granting the authorization, the Curia carried out all the necessary investigations. In August 1630, a real “trial of miracles” was organized in Cossogno, during which the miraculously healed people and witnesses were questioned by the vicar in the presence of a notary public. At the end of the trial, the authorization was obtained to build the oratory in honour of the Beata Vergine di Re.
At the beginning of the works, two difficulties were immediately encountered: the presence of water sources in the foundations and the poor conditions of the artifact on which the miraculous painting was found, which could have broken by lifting it above the altar. In 1632 a new project was submitted, identical to the first one, but the chapel was left outside the church. After obtaining the authorisation, the oratory was built and later it was dedicated to the Nativity of the Virgin Mary, the choir was embellished with stuccoes and frescoes and a large picture of the Nativity of the Virgin Mary.
In the following century the inhabitants of Cossogno built the second oratory, dedicated to the Madonna di Re, next to the oratory of the Natività di Maria. Later the two separate buildings were joined by enlarging the oratory of the Madonna di Re and demolishing a wall.
In 1761 the authorization to the consecration and celebration of the feast on the day of the anniversary of the miracle, April 30, was asked and obtained after 130 years of work.
In 1809 the venerated image of the Madonna di Re, damaged by humidity, was replaced by a copy painted by the painter Lorenzo Peretti from Val Vigezzo who, on the same occasion, also painted the two frescoes of the Adoration of the Magi and the Massacre of the Innocents. A terrible series of thefts in the last decades unfortunately ruined the harmony of the complex, without affecting its beauty.