Per il catasto è la Madonna del Sasso. Per Baldassarre Verazzi (pittore caprezzese ottocentesco di fama mondiale) è la Madonna delle Grazie. Per don Adriano è la Madonna della Misericordia perché nel dipinto di Verazzi ha queste braccia larghe sopra la popolazione degli appestati, per i quali il pittore ha preso spunto da gente che viveva a Caprezzo nel 1878 e il parroco è don Vallogini. Per i milanesi è la Madonnina, la chiesetta più piccola. Per quelli di Caprezzo è la Madonna dent là. – Graziella Caretti, 2018 –
La storia dell’Oratorio, posto in posizione isolata rispetto al paese e visibile da tutta la valle, inizia nel 1631 al termine di una epidemia di peste. 26 uomini e 12 donne di Caprezzo insieme al parroco di allora Giulio Cesare da Vignone votano per erigere una chiesa in ricordo di tutti quelli morti durante la peste e per ringraziare la Madonna per quelli salvati, e fanno delle donazioni per sostenerla. La costruzione continua a rilento nel corso dei secoli successivi, e il Santuario diventa meta di pellegrinaggio e profonda devozione, nonché luogo di passaggio o arrivo di più funzioni religiose. La prima domenica di luglio ogni anno si celebra qui la festa dedicata, con l’offerta e la vendita all’incanto dei prodotti donati dalla gente.
For the cadastre it is Madonna del Sasso. For Baldassarre Verazzi (a world-famous nineteenth-century painter of Caprezzo) it is Madonna delle Grazie. For Don Adriano it is Madonna della Misericordia because in the painting by Verazzi her arms are wide above the plague victims, for whom the painter took inspiration from the people who lived in Caprezzo in 1878 and the priest is don Vallogini. For the inhabitants of Milan it is the Madonnina, the smallest church. For the inhabitants of Caprezzo it is the Madonna dent là. Graziella Caretti, 2018 –
The history of the Oratory, far from the village and visible from the whole valley, began in 1631 at the end of a plague epidemic. Twenty-six men and twelve women of Caprezzo, together with the priest Giulio Cesare da Vignone, voted to erect a church in memory of all the people who died during the plague and to thank the Virgin Mary for those who saved themselves; they made donations to support it. The construction continued slowly over the following centuries, and the sanctuary became a destination of pilgrimage and deep devotion, as well as a place of passage or arrival of religious functions. On the first Sunday of July a dedicated festival is celebrated, with the offer and auction of products donated by the people.