Cappella delle croci


La cappella si trova lungo la mulattiera che da Cossogno porta agli alpeggi e a Cicogna. Il suo nome si deve all’usanza tradizionale di fissarvi una croce ogni volta che la salma di una persona morta negli alpeggi vicini, vi passava dinanzi trasportata sul “schelètt”, la scala di legno a pioli usata a tale scopo. Sulla cappella si vedono ancora oggi appese due croci in legno (più un pezzo di una terza) e una in ferro.

Gli affreschi, databile al Settecento, sono di fattura “ingenua”, caso curioso e unico nella zona. Sulla parete di fondo è affrescata la Madonna di Tirano, apparsa in sogno a un devoto nel 1504 indicandogli la volontà che in quel luogo fosse innalzata una chiesa in suo onore. Sulla parete di sinistra è dipinta l’immagine di un santo vescovo, probabilmente San Brizio di Tour, patrono di Cossogno. Sulla parete di destra un affresco raffigurante sant’Irenarco con il suo carnefice, con iscrizione alla base su cartiglio: B. RINARCHO /MARTIRO.

Irenarco fu uno dei martiri di Sebaste, in Armenia. Nel IV secolo, quando a Sebaste era governatore Massimiano, scoppiò una persecuzione contro i cristiani; sette donne furono condotte dal governatore. Il poliziotto Irenarco, incaricato della loro custodia, si dichiarò cristiano e le difese; Irenarco venne martirizzato con le sette donne, i due figli di una di queste, e Acacio, il prete che lo aveva battezzato. Una cappella dedicata a Sant’Irenarco si trova anche nell’oratorio di di Loreto (link).
The chapel is located along the mule track that leads from Cossogno to the alpine pastures and to Cicogna. Its name comes from the tradition of placing a cross in the chapel every time the body of a person who died in the nearby alpine pastures was transported in front of it on the “schelètt”, the wooden ladder used for this purpose. Two wooden crosses (plus a piece of the third cross) and a cross made of iron are still hanging on the wall of the chapel today.

The frescoes, dating back to the 18th century, are of “naive workmanship”, a curious and unique case in this area. On the back wall there is the fresco of the Madonna di Tirano, who appeared in a dream to a devotee in 1504 informing him about her desire to erect in that place a church in her honour. The image of a holy bishop, probably S. Brizio di Tour, patron saint of Cossogno, is painted on the left wall. On the right wall there is a fresco depicting S. Irenarco with his executioner, with an inscription on a cartouche: B. RINARCHO /MARTIRO.

Irenarco was one of the martyrs of Sebaste, Armenia. In the fourth century, when Maximian was the governor in Sebaste, a persecution broke out against the Christians; seven women were led to the governor. The policeman Irenarco, in charge of their custody, declared himself Christian and defended them; Irenarco was martyred with the seven women, the two sons of one of them, and Acacio, the priest who baptized him. A chapel dedicated to S. Irenarco is also located in the oratory of Loreto (link).

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