Dello storico alpeggio a Prà, raggiungibile da Cicogna attraverso il sentiero-natura “La civiltà della fatica” e circondato da rocce affioranti e piante di ginestre, rimangono le costruzioni in stato di rudere. Oltre che per il Rifugio CAI Casa dell’Alpino, quest’alpe è conosciuta per uno dei più spettacolari massi coppellati presenti in Val Grande: una tavola di pietra con sulla sua superficie una trentina di coppelle, alcune delle quali unite da canaletti. La posizione del masso rivolta verso il sorgere del sole può confermare una sua destinazione riferibile a culti naturalistici per i quali dal Sole dipendevano la vita stessa, lo sviluppo della natura sia vegetale che animale e quindi anche umana. Altre teorie ipotizzano invece la possibile raffigurazione di costellazioni celesti ed in particolare dell'Orsa Maggiore oppure di un'antica mappa topografica che indicherebbe confini o sentieri.
In the historic alpine pasture in Prà, reachable from Cicogna through the nature-path “La civiltà della fatica” and surrounded by outcropping rocks and broom plants, the buildings are in a state of ruin. This mountain pasture is known for the “Casa dell’Alpino” CAI Refuge, but also for one of the most spectacular boulders in Val Grande: a piece of stone with about thirty cupels on its surface, some of which joined together by small channels. The position of the boulder facing the rising of the sun can confirm its destination to be referred to naturalistic cults, for example the cult of the Sun, since life, as well as the development of vegetable, animal and human nature depended on the Sun. Other theories suggest the representation of celestial constellations and in particular of the Ursa Major or of an ancient topographical map that would show boundaries or paths.