Nel dialetto della frazione di Colloro non esiste una sola parola per indicare i terrazzamenti, ma il terrazzamento stesso ha diverse specifiche. Ciò dipende dall’estensione o da cosa veniva coltivato su di esso. Le “sosti”, che in altre località vengono chiamate “sustna” o "sustan" sono terrazzamenti molto grandi. Sinonimo di "sosti" è "sulcheta" (evidentemente veniva coltivata). I "runch" possono esse grandi oppure più piccoli "runchett", ma mai grandi come le "sosti". I ronchi possono essere anche di pochi metri quadri e li si può trovare in posti a strapiombo o particolarmente ripidi dove anche un piccolo pezzo di terreno era importante.
Ci sono diversi toponimi con la parola RUNC nel comune di Premosello: Lut du Runc a Colloro o i Runchet a Premosello. "Ciot" o "Ciutin" possono essere terrazzamenti con alberi da frutto.
Il materiale utilizzato per i terrazzamento è la pietra locale facilmente reperibile, detta “SASS FRIN”: un sasso rossastro contenente ferro, difficile da lavorare, si spacca spesso in scaglie quando si cerca di dare una forma per creare un manufatto. Una pietra buona solo per muretti.
Don Erminio Ragozza descriveva in questo modo il territorio di Colloro nel suo libro “U Libar d’la Ca’ vegia, d’Clor e d’Cravaga”: “Sono balconi al Sole con davanzali di verde smeraldo i grumi di case (...) allineate tra i terrazzamenti di vigne e di biade alle spalle e i prati distesi in lento pendi davanti. (...) Roccia viva, sassi spigolosi, muretti di sostegno, muretti di confine. Sassi, sassi, sono stati per secoli compagni della fatica dei poveri, simbolo di quella rudezza di carattere.”
In the dialect of the hamlet of Colloro there is no single word to indicate the terrace, but the terrace itself has different specifications. This depends on the extension or on what was cultivated on it. The “sosti”, which in other places are called “sustna” or “sustan”, are very large terraces. A synonym of “sosti” is “sulcheta” (probably it was cultivated). The “runch” may be large, while the “runchett” are smaller but never as large as the “sosti.” The “ronchi” can also be of few square meters and can be found on cliffs or in particularly steep places where even a small piece of land was important.
There are several toponyms with the word RUNC in the municipality of Premosello: Lut du Runc in Colloro or Runchet in Premosello. The “Ciot” or “Ciutin” can be terraces with fruit trees.
The material used for the terraces was the local stone, known as “SASS FRIN”: a reddish stone containing iron, difficult to process, which often breaks into flakes when trying to give it a shape to create an artifact. A good stone only for walls.
Don Erminio Ragozza described in this way the territory of Colloro in his book “U Libar d’la Ca’ vegia, d’Clor e d’Cravaga”: “The lumps of houses are balconies with emerald green window sills (...). They are aligned between the terraces of vineyards and fodders and the meadows on slow slopes. (...) Live rock, sharp stones, supporting walls, border walls. Stones, stones, for centuries they have been the companions of the labour of the poor, the symbol of that particular rudeness of character.”