La scritta “Giobatta Prelli 150....”, ai piedi dell’ancona, indica l’edificazione di una cappella in riparazione dei danni arrecati dalle flottazioni. Sono poche le testimonianze e la documentazione relativa al Santuario della Madonna di Loreto, posta nella frazione Dresio e rivolta verso il greto del Toce. Presenta una sola navata e gli stipiti interni ed esterni sono di marmo lavezzino. Si ritiene che quest’oratorio già esistesse prima del 1647 e che sia stato eretto dalla Famiglia Prelli di Vogogna in compenso a un grave danno arrecato con la flottazione del legname. Interessante è la definizione dello storico R. Mortarotti che lo indica come luogo di culto dove si effettuavano “esorcismi e liberazioni da ossessioni diaboliche”. Non a caso il maggior interesse dell’oratorio è dovuto ai numerosi ex-voto settecenteschi tuttora esposti e visibili nella sacrestia. L’oratorio venne danneggiato nel corso dei lavori per la strada napoleonica, e poi riconsacrato nel 1826.
The inscription “Giobatta Prelli 150....”, at the foot of the ancon, refers to the construction of a chapel to repair the damages caused by floatation. There are few documents concerning the Sanctuary of the Madonna di Loreto, located in the hamlet of Dresio and directed towards the pebbly shore of the river Toce. It has a single nave and the interior and exterior jambs are made of “Lavezzino” marble. It is said that this oratory already existed before 1647 and was erected by the Prelli family of Vogogna to compensate for a serious damage caused by the flotation of the timber. The definition of the historian R. Mortarotti is very interesting since he indicates it as a place of worship where “exorcisms and liberations from diabolical obsessions ” took place. In fact, the main interest of the oratory is due to the numerous eighteenth-century religious donations still exhibited and visible in the sacristy. The oratory was damaged during the construction of the Napoleonic road, and then it was reconsecrated in 1826.