Paolo Vietti Violi nasce il 20 giugno 1882 a Grandson (CH) dagli ossolani Paolo e Anna Zanoni. Studia a Genova e poi a Parigi alla Scuola di Belle Arti dove si laurea Architetto nel 1905. Dopo essersi trasferito a Milano dove apre un primo studio in via della Spiga, nel 1907 sposa la Nobildonna vogognese Maria Biraghi Lossetti, figlia di Davide, consigliere provinciale e comunale per il partito Popolare italiano. Nel 1908 nasce il figlio Emanuele che, a sua volta laureatosi in architettura nel 1936, collaborerà con il padre per le opere italiane.
Paolo, nel 1914, diventa Architetto civile (ingegnere) al Regio Politecnico di Milano. È del 1911 la sua partecipazione, con l’Architetto Arrigo Cantoni, al concorso per la progettazione dell’ippodromo di San Siro, concorso che vincono. Gli eventi bellici ne ritarderanno l’esecuzione che si completa solamente nel 1920: in tale occasione, il Duca d’Aosta insigna il Vietti Violi del Cavalierato della Corona d’Italia. Questo primo progetto segna l’inizio della sua carriera di progettista di impianti sportivi. Seguono anni d’intensa attività. Ma Vietti Violi, artista completo e versatile, spesso si occupa anche di diverse sfaccettature progettuali che gli vengono proposte: ville, villaggi popolari, edifici per il culto, teatri, alberghi. Anche si distingue, acquisendo fama internazionale, nell’architettura sportiva.
Sono suoi, infatti, gli ippodromi di Monza, Napoli, Merano, Roma, Grosseto, Venezia, Addis Abeba, Lione, Ankara, Istanbul, Smirne, Bombay, Valencia, Belgrado, Sofia…
Durante la seconda guerra mondiale, il bombardamento di Milano distrugge lo studio. Si rifugia così a Vogogna dove viene eletto Sindaco ma tornerà stabilmente in Ossola nel 1958 dopo la morte del figlio Lele.
Quando si spegne il giorno di Natale del 1965, sta ancora lavorando all’ippodromo Parilly di Lione e alla nuova chiesa di Villadossola.
Nel corso della sua carriera, Vietti Violi è stato insignito di numerose onorificenze fra le quali, oltre al già citato Cavalierato, l’essere Membro dell’Accademia di Brera a Milano, Membro corrispondente dell’Istituto di Francia, Ufficiale della Legion d’Onore francese, Cavaliere Ufficiale dei Ss. Maurizio e Lazzaro.
Paolo Vietti Violi was born on June 20, 1882 in Grandson (CH); his parents were Paolo and Anna Zanoni from Ossola. He studied in Genoa and then in Paris at the School of Fine Arts where he graduated as an architect in 1905. After moving to Milan where he opened a studio in Via della Spiga, in 1907 he married Maria Biraghi Lossetti, a noblewoman from Vogogna, daughter of Davide, the provincial and municipal councillor for the Italian People's Party. In 1908 his son Emanuele was born, who also graduated as an architect in 1936; he collaborated with his father for the Italian works.
In 1914 Paolo became a civil architect (engineer) at the “Regio Politecnico” in Milan. In 1911, he participated, together with the architect Arrigo Cantoni, in the competition for the design of the San Siro hippodrome, a competition that they won. The war events delayed the construction, which was completed only in 1920: on that occasion, Vietti Violi was awarded the Knighthood of the Crown of Italy by the Duke of Aosta. This first design represented the beginning of his career as a designer of sports facilities. Years of intense activity follow. But Vietti Violi, who was a versatile artist, executed other different designs: villas, popular villages, worship buildings, theatres, hotels. He also stood out in sports architecture, gaining international fame.
He designed the hippodromes of Monza, Naples, Merano, Rome, Grosseto, Venice, Addis Ababa, Lyon, Ankara, Istanbul, Izmir, Bombay, Valencia, Belgrade, Sofia…
During the World War II, the bombing of Milan destroyed the study. He took refuge in Vogogna where he was elected Mayor, but he returned permanently to Ossola in 1958 after the death of his son Lele.
When he died on Christmas Day in 1965, he was still working at the Parilly Hippodrome in Lyon and the new church in Villadossola.
During his career, Vietti Violi received numerous awards, including, in addition to the already mentioned Knighthood, being a Member of the Brera Academy in Milan, a correspondent Member of the Institute in France, an Officer of the French Legion of Honour, an Official Knight of St. Maurizio and St. Lazzaro.