L’oratorio di Santa Marta si affaccia sulla piazzetta a fianco di Palazzo Pretorio nel cuore del borgo medievale. Il documento più antico che la riguarda risale al 12 aprile 1500 ma secondo la tradizione sarebbe addirittura di antichissima origine, risalente al IV sec.
Fino al 1804 l’oratorio fu chiamato “Chiesa delle Confraternite” perché qui vi officiarono diverse confraternite, talvolta in lite tra loro, ma soprattutto qui si radunava la Confraternita di Santa Marta detta anche della SS. Trinità che si distingueva per la divisa (un saio bianco di lino con apertura sul dorso per poter praticare la penitenza della flagellazione) e per una particolare attenzione alla preghiera per i defunti oltre che altre particolari opere di carità.
La sua struttura è semplice, a pianta rettangolare, ad una sola navata. Il suo altare in marmo nero con cornici in giallo di Verona ed in marmo rosso sostiene un’ancora che racchiude una statua linea quattrocentesca raffigurante la Madonna. Si tratta dell’altar maggiore della chiesa del Convento dei Serviti (cimitero) e fu portato qui a seguito della demolizione della chiesa nel 1811. La statua della Madonna, che era in origine un’adorazione con Bambino, è stata trasformata della devozione popolare in Madonna addolorata ed ancora oggi nella ricorrenza della Festa Patronale, viene rivestita di un prezioso abito viola e portata in processione per le vie del Paese. La chiesa conserva anche una preziosa tela del vogognese Valentino Rossetti dipinta verso il 1680.
La sacrestia fu ampliata nel 1826 da Don Pietro Blardoni Lossetti e nel 1866 Davide Biraghi Lossetti ottenne il permesso di costruire il collegamento con la sua abitazione visibile tutt’ora dall’esterno e di aprire due finestre all’interno della chiesa per assistere privatamente alle funzioni.
The oratory of Santa Marta overlooks the small square close to Pretorio Palace in the heart of the medieval village. The oldest document dates back to April 12, 1500, but according to tradition it would even be of very ancient origin, dating back to the 4th century.
Until 1804 the oratory was called “Chiesa delle Confraternite” (the church of confraternities) because several confraternities officiated here, sometimes they quarrelled with each other, but above all the Confraternity of Santa Marta gathered here. It was also known as the Confraternity of the Holy Trinity that distinguished itself by the uniform (a white linen tunic with an opening on the back to practice flagellation) and by a particular attention to prayer for the deceased as well as other particular good deeds and charity works.
Its structure is simple, with a rectangular plan and a single nave. Its altar of black marble with mouldings of yellow Verona and red marbles supports an anchor which encloses a 15th-century statue representing the Virgin Mary. It is the main altar of the church of the Convento dei Serviti (cemetery) and was brought here after the demolition of the church in 1811. The statue of the Virgin Mary, which was originally an Adoration with Child, was transformed by popular devotion into Our Lady of Sorrows and today, on the occasion of the Patronal Feast, it is dressed in a precious purple dress and carried in a procession through the streets of the village. The church also preserves a precious canvas by Valentino Rossetti from Vogogna, painted around 1680.
The sacristy was enlarged in 1826 by Don Pietro Blardoni Lossetti and in 1866 Davide Biraghi Lossetti obtained the permission to build the connection with his home still visible from the outside and to open two windows inside the church to privately attend the holy masses.