Ad est dell’abitato di Ungiasca sorge l’Oratorio della Madonna Addolorata, anche detto dei Romani perché costruito da operai del paese che, reduci dai lavori compiuti nelle chiese di Roma, prestarono gratuitamente la loro manodopera. Lo ricorda una targa affissa sulla facciata che recita “Oratorio Madonna Addolorata. Eretto nel 1770 da operai di Ungiasca”.
Tredici anni prima, nel 1757, gli abitanti di Ungiasca avevano chiesto il permesso di edificare un secondo edificio religioso nel loro paese, oltre alla chiesa dedicata a San Pietro, e precisamente un «Oratorio in onore e sotto il titolo della B. V. dei Sette Dolori”.
Nel 1770 però per certo l’opera non era finita, dato che ben sei anni dopo, e precisamente il 7 marzo 1776, gli Amministratori dell’Oratorio misero all’incanto la realizzazione delle piode per la copertura dell’edificio. Dal 1857 e fino ai primi anni del 2000, nella chiesetta si celebrava la Messa solenne la terza domenica di settembre. All’interno, in una nicchia sopra l’altare, si trovava la statua lignea della Madonna Addolorata.
14 cappelle della Via Crucis, oggi prive di dipinti, uniscono idealmente, secondo la consuetudine, la chiesa parrocchiale all’oratorio dell’Addolorata, ora purtroppo inagibile.
To the east of the hamlet of Ungiasca there is the Oratory of Our Lady of Sorrows, also known as the Oratory of the Romans because it was built by the workers of the village who, after the work done in the churches of Rome, decided to provide their labour free of charge. This is shown on a plate on the facade with the inscription “Oratory of Our Lady of Sorrows. Built in 1770 by the workers of Ungiasca”.
Thirteen years before, in 1757, the inhabitants of Ungiasca had asked for the permission to build a second religious building in their village, in addition to the church dedicated to Saint Peter, and precisely an "Oratory in honour and under the title of Our Lady of Seven Sorrows”.
In 1770, the work was not finished yet, as six years later, on March 7, 1776, the Oratory administrators put up for auction the stone slabs (piode) for the cover of the building. From 1857 until the early 2000s, the church celebrated a solemn Mass on the third Sunday of September. Inside, in a niche above the altar, there was the wooden statue of our Lady of Sorrows.
Fourteen chapels of the Way of the Cross, today without paintings, ideally join, according to tradition, the parish church with the Oratory of Our Lady of Sorrows, now unfortunately unusable.