La cappella votiva in località Cresta fu costruita da Pasquale Massera detto Bordone nel maggio 1824.
Emigrato nell’Europa dell’Est, secondo alcuni in Polonia, secondo altri in Boemia, dove lavorava in miniera, ritrovò tra le macerie di una chiesa distrutta da un incendio la bella icona di una Madonna Nera con Bambino, unico reperto salvatosi dalla distruzione. Si ripromise di costruire una cappella dedicata a quella sacra immagine, risalente al XVII/XVIII secolo, che ricorda la Madonna di Czestochowa. Tornato in patria, superato un periodo di malattia, riuscì nel suo intento di costruire una cappella.
Da allora la cappella fu ampliata e restaurata due volte, nel 1858 e nel 2014. Nel frattempo, e precisamente nel 1961, il quadro, che versava in cattive condizioni, fu restaurato dal prof. Severino Bellotti, a Milano ad opera delle sorelle Pirovini che ne avevano riconosciuto il valore artistico, e rimase esposto per lungo tempo alla venerazione in una chiesa di Milano.
Per volontà e iniziativa degli eredi, ritornò a Cossogno come donazione alla parrocchia dagli eredi Sorelle Massera Pasqualot. Per tutto il mese di maggio 1989 il parroco don Marino Piffero lo mantenne esposto e poi lo collocò in una nicchia della chiesa parrocchiale. Purtroppo pochissimi mesi dopo, a fine ottobre 1989, fu trafugato da ignoti e non più ritrovato.
The votive chapel in Cresta was built by Pasquale Massera known as Bordone in May 1824.
He emigrated to Eastern Europe, according to some people to Poland, according to others to Bohemia, where he worked in the mine; in the rubble of a church destroyed by a fire he found the beautiful icon of a Black Madonna with Child, the only artefact saved from destruction. He decided to build a chapel dedicated to that sacred image, dating back to the 17th/18th century, which recalls the Madonna of Czestochowa. Back home, after a period of illness, he built a chapel.
Then the chapel was enlarged and restored twice, in 1858 and 2014. In the meantime, and precisely in 1961, the painting, which was in poor condition, was restored by Prof. Severino Bellotti, in Milan by the Pirovini sisters who identified its artistic value, and remained exposed for a long time in a church in Milan.
By the will and initiative of the heirs, it returned to Cossogno as a donation to the parish by the heirs of the Massera Pasqualot Sisters. Throughout the month of May 1989 the priest Don Marino Piffero kept it exposed and then placed it in a niche of the parish church. Unfortunately a few months later, at the end of October 1989, it was stolen by unknown and no longer found.