Festa del Toc

Ogni anno, nel giorno di Santo Stefano, a Cossogno si celebra la “Festa del Toc”.

La distribuzione del pane benedetto (Toc= tozzo di pane) ha origini antiche. Il primo documento che ne parla è una pergamena del 1328, ma si presume che l’elemosina del pane avvenisse già nel Duecento. Nel Medioevo quasi ogni paese aveva una propria elemosina comunitaria con l’obbligo di distribuire ai poveri, in un giorno prestabilito dell’anno, pane e a volte anche vino, olio e formaggio. Quella di Cossogno è una delle poche sopravvissute. Molti abitanti di Cossogno e Ungiasca, già nel secolo XIV e XV fecero testamento “pro remedio animae”, per la salvezza della propria anima, a favore del comune, dei poveri e dell’elemosina, destinando a costoro i proventi di terreni di loro proprietà. Talvolta veniva ceduta al comune la proprietà stessa dei terreni, nel qual caso il comune provvedeva ad affittarli mantenendo su di essi il legato; in altri casi la proprietà rimaneva agli eredi che dovevano provvedere al pagamento del legato.

Sull’ultimo e unico “registro del pane” ad oggi conservato sono riportati i pagamenti a partire dal 1899 e sono citati alcuni atti notarili che si possono ricondurre a tre distinti periodi: i sette più antichi al 1660, quando si procedette ad una generale sistemazione delle investiture, altri agli anni intorno al 1730, altri ancora al periodo 1775-1789.

Le quote da versare ogni anno alla “Commissione del Pane”, nominata dall’amministrazione comunale con l’incarico di ritirare la merce e regolarne la distribuzione, erano definite in base alla superficie del fondo, alla sua localizzazione e al tipo di coltivazione e potevano anche variare nel tempo. Nel 1899 i legatari erano complessivamente 77. Per l’utilizzo dei fondi del legato di Santo Stefano, risulta che fossero dovute al Comune di Cossogno 709 libbre di pane (527 dagli abitanti di Cossogno e 182 da quelli di Ungiasca) e 380 boccali di vino. Pare che originariamente fosse anche previsto il pagamento in miele (poi soppresso per la scarsità degli alveari), ma di ciò non risultano prove documentali. Le infezioni dell’uva e la conseguente scarsità di vino causarono in seguito la soppressione anche del vino. Rimase sempre viva invece la tradizione della distribuzione del pane, confezionato dapprima con quantità uguali di farina di miglio e segale, e successivamente di sola segale, prodotta sul luogo, e che veniva tagliato in piccoli pezzi da distribuire agli intervenuti alla funzione pomeridiana. Quando non furono più i legatari a fornire il pane, subentrò l’amministrazione comunale e la tradizione si mantenne.

Nel 1989, su iniziativa del sindaco di Cossogno, Rosalba Boldini, e del parroco don Marino Piffero, si volle ridare prestigio e solennità alla tradizione. Identificati i discendenti dei legatari, furono invitati a partecipare alla celebrazione portando simbolicamente ognuno una pagnotta di segale all’altare durante il vespro il giorno di Santo Stefano e consegnandolo agli incaricati della Commissione del Pane. Da allora la cerimonia si ripete ogni anno. Nel 1999 su iniziativa del sindaco Giacomo Ramoni, fu istituito il premio “Toc de Cusögn”, un riconoscimento sotto forma di “Toc d’argento”, assegnato a persone e gruppi di Cossogno e Verbania che si sono distinti per la loro attività in favore della comunità.

Tratto da “Tracce di Storia. Cossogno, Ungiasca e Cicogna delle origini al XIX secolo”,Associazione Culturale Cossognese Le Ruènche, 2016

Every year, on St. Stephen’s day, the “Toc Festival” is celebrated in Cossogno.


The distribution of blessed bread (Toc= piece of bread) has ancient origins. The first document mentioning it is a parchment of 1328, but it is assumed that the almsgiving of bread took place already in the thirteenth century. In the Middle Ages, almost every village had its own community alms with the obligation to distribute, on a prefixed day of the year, bread and sometimes also wine, oil and cheese to the poor. Those of Cossogno are among the few that survived. Many inhabitants of Cossogno and Ungiasca, already in the 14th and 15th centuries, made a “pro remedio animae” testament, for the salvation of their own soul, in favour of the municipality, the poor and almsgiving, giving the proceeds of their own lands to them. Sometimes the ownership of the lands was transferred to the municipality: in this case, the municipality rented them while maintaining the legacy on them; in other cases, the ownership  remained with the heirs who had to pay the legacy.


Payments from 1899 are indicated in the last “bread register” where also some notarial deeds are mentioned that can be traced back to three separate periods: the seven  oldest ones to 1660, when a general reorganisation of the investitures was carried out, others to the years around 1730, others to the period 1775-1789.

The shares to be paid every year to the “Bread Commission”, appointed by the municipal administration with the task of collecting the goods and regulating their distribution, were defined on the basis of the surface of the fund, its location and the type of cultivation and could also vary over time. In 1899 the legatees were 77 in total. For the use of the funds of the legacy of St. Stephen, it results that 709 pounds of bread (527 from the inhabitants of Cossogno and 182 from those of Ungiasca) and 380 mugs of wine were owed to the Municipality of Cossogno. It seems that originally the payment in honey was also foreseen (later suppressed due to the shortage of the beehives), but there is no documentary evidence of this. The infections of the grape and the consequent shortage of wine caused the suppression of wine as well. The tradition of bread distribution was always kept alive: first, the bread was made  with equal quantities of millet and rye flour, and then of rye only, it was cut into small pieces to be distributed to the participants to the afternoon religious function. When the legatees no longer supplied the bread, the municipal administration took over the management and the tradition was preserved.


In 1989, on the initiative of the mayor of Cossogno, Rosalba Boldini, and of the priest Don Marino Piffero, prestige and solemnity were given back to tradition. Once the descendants of the legatees were identified, they were invited to participate in the celebration, everyone symbolically bringing a loaf of rye bread to the altar during the vespers on St. Stephen’s day and delivering it to the representatives of the Bread Commission. Since then the ceremony has been repeated every year. In 1999, on the initiative of the mayor Giacomo Ramoni, the “Toc de Cusögn” award was established, an award in the form of “Silver Toc”, given to the people and groups from Cossogno and Verbania who distinguished themselves for their activities in favour of the community.


Taken from “Tracce di Storia. Cossogno, Ungiasca e Cicogna dalle origini al XIX secolo”, Associazione Culturale Cossognese Le Ruènche, 2016


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